Running to the paradise… Ovvero di corsa sull’Isola dell’Asinara (isola della Sardegna, parte ovest, separata da uno stretto canale navigabile, il Passaggio dei Fornelli).
Non ero mai stata all’Asinara, l’isola un tempo carcere di massima sicurezza, diventato Parco Nazionale, piena di asini grigi e bianchi (se ne contano circa 400). E caspita è un vero incanto!
Un’isola che raggiungi in 45 minuti di barca (si arriva a Cala Reale o a Fornelli, a seconda del punto d’imbarco. Io sono partita dal molo di Stintino e sono arrivata a Cala Reale) e puoi girare solo in bicicletta, a piedi, in fuori strada o pulmino (se decidi di prendere parte a una delle gite organizzate dai tour operator locali).
Un’isola dalla forma allungata e sottile, percorsa da una strada di cemento e da tanti piccoli sentieri tipo mulattiera. Misura in lunghezza 16 km, per circa 6 di larghezza, è piuttosto brulla, ed è bagnata da un mare incredibile di colore azzurro chiaro, con chiazze di colore verde e blu grazie alla posidonia.
Le cale si aprono all’improvviso e lasciano a bocca aperta, anche perché essendo in alcuni parti Riserva Totale non ci sono imbarcazioni e l’orizzonte è totalmente sgombro, così che puoi nuotare in totale tranquillità e in assoluto silenzio.
LA STORIA PIÚ RECENTE
Dal 1960 al 1997 l’Asinara è rimasta off limits a tutti e al turismo in primis, grazie alla creazione del carcere di massima sicurezza. Qui vennero imprigionati mafiosi come Totò Riina e diversi brigatisti. L’isolamento che ne è conseguito ha permesso al luogo di restare intatto e di non essere stravolto dall’avanzare dal turismo e dalla cementificazione.
CAMMINANDO O DI CORSA
L’Asinara conta 9 sentieri, collegati alla strada principale che percorre l’isola; sono sentieri tematici del Parco, che si aprono su strade sterrate e mulattiere. Io ne ho fatto solamente uno, quello che porta a Cala Sabina, una piccola caletta di sabbia bianca, con le rocce rosse che la incorniciano, bagnate da un mare chiarissimo che sembra quello delle Maldive.
Per percorrerli senza fretta è consigliabile soggiornare sull’isola almeno tre giorni, ma se non avete tempo sceglietene solamente uno e poi rilassatevi in una delle belle cale, come ho fatto io.
Le stagioni preferibili sono la primavera e l’autunno. Nei mesi di luglio e agosto è molto caldo e quindi sconsiglio di avventurarsi per i percorsi. Personalmente ho fatto il giro pochi giorni fa, ma ho optato per un giro corto e poi relax in spiaggia.
Ecco i sentieri:
Da Fornelli (dove si trova il molo) si apre il SENTIERO DEL GRANITO, e il SENTIERO DELL’ACQUA.
Da Cala Reale (un tempo importante lazzaretto dove vedrete diverse costruzioni) parte il SENTIERO DELLA MEMORIA (che ripercorre la storia dell’isola), e il SENTIERO DELL’ASINO BIANCO (vi permetterà d’incontrare spesso questi asinelli nativi dell’isola).
E poi dall’area di CALA D’OLIVA, un borgo di edifici bassi con una chiesa bianchissima e un enorme albero di mimose gialle, si apre il SENTIERO DEL LECCIO, il SENTIERO DEL FARO, e il SENTIERO DI CALA SABINA, con un percorso che si snoda su una vecchia mulattiera che porta nella stupenda spiaggia bianca di Cala Sabina. Infine il SENTIERO TRABUCCATO, con l’attraversamento dell’antico uliveto.
IN BICICLETTA
L’Asinara non è piatta e dovrete essere ben allenati se volete percorrerla sulla due ruote, anche se è vero che con le bici elettriche tutto è possibile.
Si possono noleggiare le bici a Fornelli e a Cala Reale.
Ricordate di prenotare il mezzo molto per tempo perché ci sono solo due noleggiatori, che ovviamente esauriscono molto in fretta le richieste.
Potete noleggiare qui:www.windsurfingcenter.it, oppure www.ebikeasinara.it
Ma se preferite affidatevi a Dreamtime Viaggi, tour operator italiano specializzato nei viaggi active, con tariffe e corsie preferenziali, penserà a tutto dall’inizio alla fine (volo, trasferimenti, hotel, b&b, transfer, noleggio auto e bici, barca), e voi non dovrete fare altro che partire.
COME ARRIVARE
Partiamo dal volo: l’aeroporto più vicino è Alghero.
Poi dovrete prendere la barca da Stintino o Porto Torres per arrivare sull’isola.
Dal molo di Stintino si impiegano circa 45 minuti e si arriva a Cala Reale: www.lineadelparco.it
DOVE DORMIRE
Potete soggiornare alla Locanda del Parco, una struttura nuovissima, con appena sei camere ubicata a Cala d’Oliva. Accanto potete trovare il centro diving.
Le camere sono curate ma sono piuttosto costose.
Oppure SognAsinara, a Cala d’Oliva, un ostello con una settantina di posti letto.
DOVE MANGIARE
Potete mangiare all’SognAsinara in quanto dispone anche di un bar ristorante, oppure sempre a Cala d’Oliva c’è L’asino bianco dove mi sono fermata a mangiare un panino che ho trovato buonissimo (non so se era perché ero stravolta e affamata dopo la camminata), fatto con un pane croccante e morbidissimo e pieno di mozzarella, pomodoro e olio extravergine d’oliva piccantino. Ho pagato 8 Euro per un panino e una bottiglietta d’acqua.
E siamo giunti al termine di questo magnifico viaggio. Spero che il mio racconto vi sia piaciuto e se decidete di partire o volete altre info scrivetemi! Potete seguirmi e trovare altri spunti su Instagram: @running.post e @dreamtimeviaggi
Un abbraccio a Tutti e ricordate che i viaggi ci rendono migliori 🙂
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