CH4 Trail, la gara sui colli romagnoli

Ho corso il CH4 Trail! Una gara in “linea” di trail running sulla via del Metanodotto, immerso nei colli romagnoli, tra San Cassiano e Fognano, in provincia di Brighella (Ravenna).

Una competizione di 13,5 chilometri con un dislivello positivo bello tosto di circa mille metri, che si è svolta in un’area fortemente colpita dall’alluvione dello scorso maggio. Una zona che reca ancora alcuni segni della devastazione; la strada che conduceva alla partenza era agibile solo in un senso e un semaforo regolava il flusso delle auto a senso unico. Questo perché un fianco della montagna era parzialmente crollato. Ma la Romagna ha reagito subito, e la gara ne è l’ennesima dimostrazione!

Il punto di ritrovo? Fognano dove ci siamo iscritti (io e mio papà) e dove abbiamo lasciato l’auto. Quindi una navetta ci ha portato allo start, a San Cassiano. 7 chilometri di viaggio in cui ho potuto scherzare con gli atleti seduti al mio fianco, pensate che qualcuno mi ha detto (a posteriori) che accanto a me sedeva niente meno che il presidente della 100 km del Passatore! Non so se fosse così, però mi piace pensare che gli organizzatori di grandi eventi partecipino in prima persona ad altre manifestazioni, per testarle, ma soprattutto perché sono veri appassionati della corsa.

LA GARA – Il via e si transita lungo una strada asfaltata che dopo qualche chilometro si esaurisce per sostituirsi a un sentiero forestale, è il sentiero CAI 507, che ci fa immergere nella vegetazione, mai così bella come in questo periodo. Si alternano  tratti molto duri in salita, single track, discese molto impegnative che hanno richiesto estrema cautela, e tratti esposti.

Un centinaio i concorrenti di cui 22 donne (e io ero proprio il numero 22, l’ultima iscritta). Fatica, ma anche tanta bellezza, con i colori dell’autunno che davano un tocco speciale alle colline. Chilometro dopo chilometro, baciati da un caldo sole, giungiamo al traguardo.

L’arrivo sotto l’arco gonfiabile e poi il pasta party a base di patate cotte al forno e penne al pomodoro. Per la cronaca, sono arrivata 10a tra le donne, con il tempo di 2 ore e 19 minuti. Poteva andare meglio (però l’allenamento era quello che era), ma poteva anche andare peggio.

COSA MI È PIACIUTO – Un evento che in generale ho apprezzato: stupendo il percorso gara, ben segnalato con le bandelle un po’ ovunque, e ben organizzate le navette che portavano alla partenza.

COSA MIGLIORARE – Il ristoro finale che vedeva solo un po’ di biscotti, acqua, e bibite in lattina. La stagione è fredda, e i partecipanti all’arrivo necessitano di qualcosa di caldo, di un tè. E cambierei il “sistema” del pasta party che chiedeva il ritiro del pettorale a fronte di un piatto di pasta. Personalmente (e così pare sia per tanti runners), amo tenere tutti i pettorali con cui ho faticato.

Inoltre avrei messo al collo dei finishers una medaglia ecologica, un ricordo di una gara che ha grandi potenzialità.

E dopo la gara?

Siamo andati a Brisighella, una cittadina meravigliosa a 115 metri d’altezza. Con il suo Castello e la Torre dell’Orologio che la caratterizzano.

Una domenica meravigliosa, da ripetere!

 

P.S. Ai piedi avevo le Peregrine 13 di Saucony.

 

 

Spero che il mio racconto vi sia piaciuto e se avete domande o curiosità potete scrivermi.

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Un abbraccio e buone corse a Tutti!