Il Papa non corre

Il papa non corre - Foto di Pierluigi BeniniIL LIBRO   C’è chi corre per restare in forma o per dimagrire, è il caso di molti runners e di Joe Bastianich, imprenditore nel campo della ristorazione, cultore del cibo e dell’ottimo vino, che ha iniziato prima a camminare per perdere peso, poi a correre e a praticare triathlon.

Chi per riscattarsi da una situazione di disagio e povertà, come le campionesse Edna Kiplagat e Tirunesh Dibaba, le gazzelle degli altipiani che per crearsi un futuro migliore hanno iniziato a macinare chilometri con rabbia.

Il pianista Maurizio Baglini allenandosi studia musica e pensa alla realizzazione di nuovi progetti.

Kathy Switzer corre per i diritti delle donne di tutto il mondo.

L’astronauta Samantha Cristoforetti si allena per andare nello spazio; lo scrittore e giornalista Tiziano Terzani correva per trovare l’incipit dei propri articoli, e il figlio Folco per prendere l’energia dalla terra quando sorge il sole, rigorosamente a piedi nudi.

Alex Zanardi sfida se stesso e gli altri con la sua handbike, per sentire ancora l’adrenalina e il sudore bagnargli la fronte.

E poi c’è chi sembra essere nato per correre, come Gelindo Bordin, Stefano Baldini e Giorgio Calcaterra.

Due anni d’incontri, racconti, impressioni e ricordi di persone speciali impegnate nei più diversi ambiti, che hanno tratto dalla corsa il proprio stile di vita.

 

42 nomi, uno per chilometro, più 195 parole per un’icona della corsa: Pietro Mennea.

 

PREFAZIONE di Emanuela Audisio.

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