Com’è il percorso?!? Ho chiesto all’organizzatore della Vodafone Malta Marathon.
Risposta: «Easy». Oddio proprio easy-easy non direi, visti i tanti su e giù, anche se non c’erano le salite della Valletta che tanto ricordavano le strade di San Francisco.
Ma andiamo per gradi… Siamo partiti dalla magica Mdina, l’antica capitale di Malta. Piccola ma monumentale, è ricca di palazzi nobiliari, ed è tutto uno scintillio visto il candore del materiale, il tufo, con cui è stata costruita.
Abitata da poche centinaia di persone, quel giorno sembravano essere rimaste tutte a letto. I locali erano chiusi, i turisti assenti, e c’era una calma meravigliosa. Del resto Mdina è stata sopranominata la città del silenzio. E lo era fino al nostro arrivo 😉
Ci siamo! Dopo un rapido passaggio al bagno e avere sorseggiato un caffè (già perché l’unico locale aperto si è ingegnato: paghi 2 euro e hai bagno ed espresso) si parte con tutto l’entusiasmo dell’incipit e poi tanto siamo in discesa. Peccato che dopo la discesa ci sia sempre una salita. Sto correndo con Tom, mio marito, a cui ho promesso di scortarlo fino alla fine e di non abbandonarlo a metà gara come ho fatto a Praga, e poi Michele agitatissimo (giustamente) perché alla sua prima competizione, Donatella, una runner doc con tante maratone all’attivo, e l’amica Emilia con cui ho ballato poco prima dello start, Giuseppe e Annalisa, che mi sono scappati dopo pochi minuti dalla partenza. E poi Aurelia, Paolo (anche voi mi siete scappati!) e l’amica di tante sfide Cinzia che si è subito involata ed risultata la più veloce del gruppo con il tempo di 1h44’.
Ma il percorso com’era?!? Tanti falsipiani, due importanti cavalcavia, tanto sole e vento. In una parola TOSTO, però molto bello.
Intanto le gambe di Michele scalpitavano, così ha accelerato raggiungendo Donatella e chiudendo insieme a lei in 1h58’.
Io e Tom abbiamo corso la prima metà della gara e la seconda abbiamo alternato la corsa al cammino, fermandoci a fare qualche foto e ad applaudire le tante bands dislocate lungo il percorso.
Poi è arrivato l’ultimo km e… Non ho resistito. Ciao Tom, vado. Accelero e voilà, dopo poco ricomincia una leggerissima e maledettissima salita che, in condizioni normali non avrei notato ma dopo 20 km… Stringo i denti, il traguardo è lì, vedo l’arco rosso. La medaglia arriva!!! E che medaglia! Degna delle grandi majors, grande e pesante, capace di fare scattare l’extra-baggage sul volo di rientro (scherzo).
Una manciata di minuti e arriva anche mio marito. Gimmi Five!!!! Ce l’abbiamo fatta 🙂 Perché ogni corsa in fondo è una piccola-grande impresa: parti, vai avanti, prima o poi da qualche parte arriverai, ma non sai mai come arriverai e se tagli il traguardo con il sorriso è davvero una grande cosa.
E mentre noi mezzi-maratoneti arriviamo c’è qualcuno del nostro gruppo che fa davvero l’impresa. È Monica, partita sola alle 6 del mattino per correre la maratona, è riuscita a chiudere la prova in prima posizione, nella categoria Over 60. A lei vanno tutti i miei sinceri complimenti. Grandeeeee!
Che tifo poi per tutti noi: Mariangela (per chi non lo sapesse è stata più volte campionessa di maratona Over 70), Benito, Silvia, Omar, Micol, Tullio, Fabiana e Giovanni! Grazie a tutti per la splendida compagnia, il supporto e l’entusiasmo!!!
Alla prossima avventura, questa volta ci aspetta Matera 🙂 Chi volesse unirsi al gruppo #dreamrun può mettersi in contatto con la Dreamtime Viaggi by Carmen. Salite a bordo, si parte…
Fotografie di Tommaso Gallini