Milano risplende di rosa salmone

Rosa salmone a go go, ieri sera per la Nike Women’s 10 KM. Ero con la mia crew, o meglio con le Soul Sisters: Chiara, sorella adottiva, Silvia sorella di sangue, e poi Erika, Emilia, Lalla, Donatella, e molte altre amiche.

Siamo quasi pronte, indossiamo la divisa e dopo molti messaggi per cercare di ritrovarci tutte (ma è stato impossibile nonostante gli sforzi, Camilla dove sei?!?) e qualche chiacchiera, ci prepariamo a partire.

Lo start ? In Piazza XXV aprile; molta musica e verso le 21 l’attesa esplosione di coriandoli bianchi. Ci perdiamo (ovviamente), al mio fianco resta solamente Silvia, con lei corro e cammino, insomma ce la prendiamo con comodo, facciamo delle foto e non smettiamo un minuto di chiacchierare, coinvolgendo anche le nostre vicine (sconosciute) di corsa.

Passiamo per San Babila che in breve ci porta in Piazza Duomo, dove campeggia il monumento simbolo del capoluogo lombardo, con la sua mole luminosa e possente a darci il benvenuto.

Quindi arriviamo in uno dei luoghi che amo di più, il Castello Sforzesco, passando accanto all’Expo Gate che ci ricorda, ancora una volta, come sia in corso l’Esposizione Universale Milano 2015. Poi transitiamo accanto al trionfale Arco della Pace, entriamo nel biancheggiante (sembrava fosse nevicato!) Parco Sempione, quindi facciamo un giro completo dell’Arena Civica, poi un altro paio di chilometri ed entriamo nel Palazzo della Regione.

Ancora un chilometro, ormai non ho più liquidi (il caldo afoso si è fatto sentire) e non vedo l’ora di arrivare. Ecco Piazza Gae Aulenti, ci siamo!

Lalla e Donatella, ferraresi doc come me alla loro prima esperienza sono rimaste colpite da questa corsa e concordi hanno detto: «Percorso meraviglioso ».

Due ragazze inglesi, biondissime ovviamente, stravolte ma entusiaste mi hanno detto: «Siamo venute apposta da Londra per la gara. È stato faticoso per via del caldo, in alcuni tratti abbiamo rallentato e camminato per preservarci un po’ vista l’alta temperatura e il bollente asfalto, ma ci siamo divertite».

Mi giro e scorgo Filippa Lagerback, con il viso rosso paonazzo e il magnifico sorriso questa volta un pochino “tirato” perché, dice, il caldo si è fatto sentire.

E certo il caldo e l’afa si sentivano eccome (forse avrei aggiunto un ristoro), ma se devo essere sincera lo sforzo è stato ripagato dalla bellezza di questa metropoli che in movimento acquista un fascino del tutto particolare, soprattutto quando il sole va a dormire e i colori diventano più intensi.

Milano “da correre”, non c’è che dire.