Numeri e storie della maratona di Roma

Ebbene sì, ce l’ho fatta e ho corso tutti i 42 km e 195 metri! Felice di avere terminato l’incantevole 22^ Acea Maratona di Roma, capace di regalare  emozioni. D’altra parte come ambassador New Balance, ce la dovevo mettere tutta 🙂

VOLTI E STORIE

Ho conosciuto tante persone lungo il percorso, con cui mi sono confrontata; c’erano Stefano e Santina, i due pacer delle 4h15’, entrambi ben “navigati” avevano alle spalle una cinquantina di maratone. Simpatici e preparati cercavano, come fa una chioccia con i propri pulcini, di tenerci uniti, perché il loro compito era di portarci al traguardo con quel tempo. Un’andatura costante, 6’03” al km, confermato dal Garmin Forerunner 235 che avevo al polso per la prima volta e che impietoso, dal 30° km in poi mi ha fatto notare il cambio, al ribasso, del ritmo.

C’era un ragazzo di New Delhi, l’unico a rappresentare l’India, con cui ho chiacchierato per qualche chilometro. Correva bene, ai piedi calzava un paio di sandali, già, già i sandali dei Tarahumara, il popolo corridore messicano. Mi ha detto che aveva corso una mezza maratona con l’esile (all’apparenza almeno) calzatura con i lacci ed era andata bene. I sandali li aveva ordinati su internet da un’azienda che evidentemente dopo il successo del libro “Born to run” ha iniziato a produrli. Non so come sia arrivato al traguardo…

Alice, che ha corso accanto a me fino al 18 km° e ha poi rallentato. Era alla sua prima maratona; mi ha detto che non era riuscita ad allenarsi come avrebbe voluto. Il lavoro, sette giorni su sette, sempre in piedi in un negozio come commessa ad Ancona, non le ha permesso di fare dei “lunghissimi”. Lorenzo, un trailer che dopo tante corse in montagna è passato alla strada; così tra una falcata e un’altra mi ha parlato di ghiacciai, dislivelli e scenari montani, perché il suo cuore è rimasto con la natura.

Nicola Zuccarello, ambassador insieme a me e a Silvia Weissteiner per New Balance, che ha corso sotto le 2h50′ e in serata (sì, lo stesso giorno!) è andato a correre nella sua Portoviro, per quattro ore, attorno a un anello di 4 km… E non è impazzito, si prepara per la Spartathlon e altre gare ultra.

E dopo tante storie, passiamo ai numeri…

Oltre 2.000 atleti sulla linea del traguardo in più rispetto all’anno scorso: 2315, per la precisione. La gara è stata conclusa da 13.831 maratoneti, il 20% per cento in più del 2015. Gli uomini sono stati 11.070, le donne 2761. Gli italiani sono stati 8.321, gli stranieri 5.510. A questi dati vanno aggiunti anche i 18 atleti disabili arrivati al traguardo.

L’ULTIMO ARRIVATO

L’atleta che ha tagliato il traguardo per ultimo si chiama Eligio Lomuscio, 71enne di Barletta, accompagnato da due amici, che fa parte del gruppo dei “senatori”, cioè coloro che hanno corso tutte le edizioni della Maratona di Roma. Il suo crono finale è stato di 7:30:45Poco davanti a lui è arrivata la reggiana Francesca Soli.

SINDACO CAMPIONE

Il vincitore del campionato dei sindaci, la classifica riservata agli amministratori comunali, è stato Pompilio Sciulli, sindaco di Pescopennataro, paesino di 300 abitanti in provincia di Isernia, che ha confermato il successo dello scorso anno con 3:18:43. Quest’anno c’era in gara anche una donna, Natascia Pizza, consigliera di Rivarolo del Re ed Uniti, comune di 2 mila abitanti in provincia di Cremona: che si è fatta valere con un tempo di 3:39:28.

IL CAMPIONE ITALIANI DEI VIGILI DEL FUOCO

Nella gara romana era assegnato anche il titolo nazionale dei vigili del fuoco: a vincere è stato Michele Bedin, 43enne di Padova, che si è confermato il pompiere più veloce d’Italia con il tempo di 2:33.49.

PERSONAGGI 

Migidio Bourifa, l’ex maratoneta azzurro che era partito per ultimo e puntava a rimontare e superare quanti più atleti possibili per sostenere un progetto di solidarietà in Myanmar in collaborazione con l’associazione Cesvi, ha tagliato il traguardo al 164° posto (2:55:43 il suo tempo). Alla fine è riuscito a superare ben 14.031 maratoneti partiti prima di lui.

Franca Fiacconi, l’unica atleta italiana capace di vincere la maratona di New York (nel 1998) e prima anche a Roma nello stesso anno, e Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega agli affari europei, hanno corso insieme e sono arrivati al traguardo in 3:33:23.

Al via c’era anche Josephus Camille Stephan Wijnands, ambasciatore d’Olanda in Italia, che è riuscito a tagliare il traguardo dopo 4:12:42.

Ettore Scardecchia, di Grottaferrata, è stato il primo atleta romano al traguardo: 15° in 2:28:42. Poco dietro di lui il “mitico” Giorgio Calcaterra, che ha corso a lungo con il gruppo delle prime donne e nel finale ha chiuso 18° in 2:30:16. La prima delle romane, invece, è stata Paola Salvatori che ha chiuso 8^ nella gara femminile in 2:52.33.

Tyre Lady (la “signora pneumatico”) maratoneta originaria di Singapore che vive in Inghilterra, ha corso l’intera gara con un copertone di circa 8 chilogrammi legato intorno alla vita, per scoraggiare l’utilizzo della plastica monouso.

Angelo Squadrone, il pisano che con i suoi 86 anni è il partecipante più anziano ed è il campione europeo in carica su 10.000 metri e mezza maratona della categoria superiore agli 85 anni, ha concluso in 7:08:14.

La prossima edizione della Maratona di Roma si disputerà il 2 aprile 2017.

Fotografie di Tommaso Gallini