Verona corre per Parigi con 11 mila partecipanti

Sveglia alle 5 questa mattina per correre la Last 10 di Verona, la corsa non competitiva che ha supportato 16 onlus, abbinata alla maratona e Cangrande Half Marathon.

Con me c’erano gli amici di tanti allenamenti Il Yong Cerchiai e Raffaele Righetti (non è mio parente!), iscritti alla mezza e in grande forma.

Talvolta però le cose non vanno come vorremmo… Lasciati i due amici che si sono posizionati nella loro onda, dopo appena due chilometri, per la prima volta in vita mia (lo giuro!) nel tratto di sanpietrini, sono caduta rovinosamente procurandomi un ematoma al ginocchio e qualche escoriazione al braccio sinistro. Che male!

Eravamo in cinquemila e nel fiume colorato c’erano anche tanti camminatori, così forse l’andatura troppo blanda, forse i continui strappi per sorpassare, forse qualche ciottolo sporgente, non mi hanno permesso di controllare il manto stradale e i miei piedi. E pam! Per fortuna alcuni partecipanti mi hanno subito aiutata a ritrovare l’equilibrio e a spostarmi ai margini del percorso.

E ovvio, il pronto soccorso è d’obbligo. Tintura di iodio, fasciatura e ghiaccio.  Così per una volta ho seguito la manifestazione da spettatore.

In quanti hanno preso parte alla mezza e alla 42km? 6300 che hanno corso con l’adesivo a forma di cuore appositamente stampato nella notte con la scritta e l’hashtag ufficiale #corroperparigi. Non c’era per chi correva la 10 km, così mi sono attaccata un piccolo nastro nero vicino al pettorale.

Ma che nebbia e che freddo, dai partiamo!

Alle 9 lo start nella centralissima piazza Bra. Dopo poco, come detto, termino la mia corsa e vado ad attendere i maratoneti e i mezzi maratoneti tra cui gli amici Il Yong e Raffaele.

I primi ad arrivare nella 2^ Cangrande Half Marathon sono Federico Polesana in 1h10’46 e in campo femminile Veronica Paterlini in 1h19’49”.  

Nella maratona il primo a tagliare il traguardo è stato il keniano Jackson Lokochol, che ha vinto questa 14^ edizione con il tempo di 2h16’57” precedendo 18 secondi il marocchino Abdelhadi Tyar, 2h17’15”. Terzo in 2h21’52” l’altro marocchino Benazzouz Slimani.

Il primo italiano si chiama Daniele Galliano e chiude in 2h27’32”.

Combattuta ed incerta almeno fino al 35esimo chilometro anche la gara delle donne. Era sfida tra le due ultramaratonete croate più forti e ad avere la meglio è stata Nikolina Sustic, 2h49’23” , mentre la connazionale Marija Vrajic ha chiuso in 2h50’42”. Quindi Silvia Luna, prima italiana al traguardo alle spalle della Vrajiic, dietro di un niente, solo 5” e un crono finale di 2h50’47”.

Dopo avere visto sfilare tanti atleti, il ginocchio ormai è davvero gonfio e reclama riposo, così salto la mostra su Tamara de Lempicka che mi ero programmata per il post gara, e torno a casa.

Talvolta le cose vanno così.