Niente fronzoli e sostanza per il Giro dei Tre Monti

Una gara vecchio stile, di 15,3 km, easy, senza fronzoli, ben premiata e organizzata alla perfezione.

Di che competizione sto parlando?

Del Giro dei TreMonti di Imola (Bologna), una manifestazione giunta alla 47a edizione, che mi è stata consigliata da papà Fabio (l’ha corsa cinque volte!),organizzata dall’A.S.D. Atletica Imola, in collaborazione con Nutrilite, sponsor dell’evento. «Vai» mi ha detto. «È organizzata alla perfezione, il panorama è stupendo, sarà un ottimo allenamento». Già perché ero alla ricerca di una corsa più lunga di 10 km, ma più corta di 21 km, per affrontare al meglio il prossimo novembre una mezza maratona. Non so ancora quale mezza farò. A proposito, se qualcuno ha dei suggerimenti…

Mmm, ma torniamo a Imola. Lo start sulla pit lane dell’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari che percorriamo quasi per intero (circa 4 km). Al mio fianco c’è Il Yong, forte runner e amico di tanti allenamenti che fortunatamente oggi non intendeva tirare e si è pertanto iscritto con me alla non competitiva.

Oddio, vedo il serpentone che sta andando in sù. Aiutooo, stiamo salendo e la salita non sembra finire più. Mi scoraggio un po’ e penso che forse sarebbe meglio camminare, ma stringo i denti e vado avanti.

Dai mi dico, muovi le gambe, passi corti ma rapidi. Olé si arriva in cima al Monte Frassineto (a circa 250 metri di altitudine). È la salita più dura, quindi scendiamo di qualche centinaio di metri e ricominciamo a salire fino ad arrivare in cima alla seconda salita dove incontro Laura Ragazzi, dell’Atletica Delta Ferrarese, volto noto delle minipodistiche (quando avevo 10 anni), che successivamente ho perso di vista. Inutile dire che eravamo rimaste indietro… Chiacchieriamo senza sosta, a tal punto che non ci accorgiamo degli strappi che si susseguono, anche se per la verità le salite sono più dolci della prima, in più si alternano falsipiani e discese.

Dall’alto, nonostante il tempo non sia dei migliori, scorgo vigne, campi coltivati, calanchi, casolari isolati. Guardiamo il gps, dice 13 km. What?!? Mancano solo 2 km. Evvai!!!

Ci siamo, entriamo nell’autodromo, Laura va a sinistra tagliando il traguardo della competitiva, io vado a destra. Well done! Grazie Il Yong e grazie Laura per la compagnia. 15 km e 300 metri volati!!!!!!

Dopo pochi minuti incontro una felice Maurizia Patracchini con la figlia Ilaria, che è giunta sesta. Wow!

A proposito chi ha vinto la gara che ha visto circa 5.000 partecipanti (tra competitiva e non)?

In campo maschile il marocchino Jaouad Zain in 47’14”, secondo il keniano Ezekiel Kiprotic Meli, 47’31” e terzo il ruandese Jean Marie Viann Uwajeneza, 48’21”.

In campo femminile, la tre volte campionessa di maratona Ivana Iozzia, 56’1”9, seconda l’ex top atleta che ha vestito più volte la maglia della nostra nazionale, Gloria Marconi, 56’44”, e terza Laura Giordano, 56’56”.

Bella gara, ben organizzata con un bel ristoro fatto di uva, pezzetti di mela e pompelmo, panini con la marmellata, acqua e thé. Con le classifiche già online dopo poco.

No frills e tanta sostanza!