Il suo nome è Rima Chai ma tutti la conoscono come Tyre Lady, Signora Pneumatico, perché corre intere maratone e gare ultra trainando un pneumatico che può pesare tra i 6 e i 10 kg.
L’ho conosciuta in occasione della Nizza – Cannes, lei correva la maratona, io la staffetta (21 km x 2) e così al cambio l’ho vista passare con il suo solito sorriso, a tratti “tirato” dalla fatica.
Nata e cresciuta a Singapore, si è poi trasferita poi nel Regno Unito per fare l’università e lì è rimasta e oggi vive e lavora a Windsor, dove fa il consulente informatico. Non svela la sua età e afferma di avere 13 anni, perché Tyre Lady ha iniziato ad esistere nel 2006.
Tutto ha avuto inizio in vista di una spedizione nel Polo Nord, per poi continuare per sensibilizzare le persone sul problema dello spreco delle risorse e sull’eccessiva produzione di spazzatura.
Così tra i tanti partecipanti alla Mujalonga sul Mar ci sarà anche lei. Ma non si limiterà a correre i 10 km facendo il doppio della fatica di tutti i runners, arriverà a Trieste in bicicletta (abita in Inghilterra) per impattare meno sull’ambiente. Da lei si può imparare a sprecare meno, a rendere un evento più eco-sostenibile. Ecco come…
Quando hai iniziato a correre con il pneumatico attaccato in vita?
Nel giugno del 2006, in preparazione di una spedizione nel Polo Nord che avrei dovuto fare due anni dopo. Si trattava di una spedizione in autosufficienza in cui è necessario portare con sé tutto l’occorrente trainando una slitta: tenda, cibo, viveri, ecc. Dove vivo non c’è neve così ho iniziato ad allenarmi trainando un pneumatico per abituarmi a quel tipo di fatica.
Quale è stata la tua prima maratona con il pneumatico?
Nel 2006, a Singapore, la mia città natale.
Quante maratone hai affrontato trainando quel peso?
54 maratone, 21 ultras (dalle 27 miglia alle 135 miglia)
Solitamente corri con un peluche sulla spalla, che cosa rappresenta?
Si tratta di un camaleonte e rappresenta il cambiamento.
Segui un allenamento particolare?
Non seguo nessun training particolare e non ho un coach; dopo avere avuto una serie di infortuni nel 2009 ho riesaminato la mia tecnica di corsa e ho iniziato a fare degli esercizi propriocettivi che mi hanno aiutato tantissimo.
Che cosa dovrebbero fare le Maratone italiane per produrre meno rifiuti?
Tutti gli attori coinvolti: organizzatori, sponsors, runners, supporters, dovrebbero concorrere per una corsa più pulita.
Ecco i miei suggerimenti:
- rendere i partecipanti più responsabili,
- chiedere agli sponsor che mettono a disposizione l’acqua e gli integratori di fornirli in contenitori riutilizzabili,
- assicurarsi che i partecipanti mettano i rifiuti nei cestini corretti differenziando i rifiuti,
- dematerializzare il più possibile i documenti sfruttando la digitalizzazione,
- chiedere alle aziende di non impacchettare individualmente i prodotti inserendoli in sacchetti di plastica.
Cosa può fare singolarmente il runner per produrre meno rifiuti?
- Portare con sé una tazza o bottiglia riutilizzabile,
- studiare come correre meglio invece di cambiare le scarpe così velocemente,
- ritirare il pacco gara all’expo con la propria borsa, rifiutando il packiging dell’organizzazione,
- chiedere agli organizzatori di creare dei pacchi gara “minimal”: niente t-shirt, nessuna medaglia, pensare solo alla parte idratazione e al cibo.
- al posto dell’auto, se possibile, per raggiungere il luogo della gara usare i mezzi pubblici.
- ogni mese rimpiazzare un oggetto monouso con un altro riutilizzabile.
- dare il buon esempio raccogliendo 5 rifiuti lungo il percorso di corsa.
Hai già corso in Italia?
Due volte: a Roma e a Pisa nel 2016. Mentre nel 2019 correrò a Trieste la Mujalonga sul Mar. I prossimi due anni saranno costellati di maratone perché entro la fine del 2020 devo arrivare a correre 100 42km, data simbolo del progetto europeo Life 2014 – 2020 a favore del clima.
I tuoi sogni?
Mi piacerebbe trasformare gli eventi running in eventi più responsabili e puliti.
Se volete correre con lei non perdetevi la Mujalonga sul Mar, la corsa tutta fronte mare, in programma a Muggia (Trieste) il prossimo 27 aprile!
Foto di Tommaso Gallini
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