Tamberi batte Benvenuti dopo un quarto di secolo

Gianmarco Tamberi vola e salta 2.34 metri al meeting di Colonia (Germania) migliorando di un centimetro il primato italiano del salto in alto stabilito da Marcello Benvenuti il 12 settembre del 1989, in occasione del Meeting Città di Verona.

L’atleta ventitreenne di Civitanova Marche, alto 189 centimetri per 71 kg, ha saltato 2.20 e 2.24, poi ha valicato l’asticella a 2.28 e 2.30, quindi a 2.32 e infine il 2.34. La medesima misura siglata da Marco Fassinotti nel 2014, ma indoor.

Benvenuti, ferrarese, classe ’64, di cui ho scritto nel mio libro “Il Papa non corre”, aspettava da tempo questo momento e dopo oltre un quarto di secolo è arrivato.

L’ho raggiunto al telefono pochi minuti fa e mi ha detto: «Dopo tutto questo tempo sapevo che sarebbe arrivato il momento; un po’ mi dispiace, lo ammetto, ma sono felice per questo ragazzo allenato dal padre».

Come salta Tamberi? «secondo me ha ancora un po’ di lacune, ma ha un sistema nervoso forte e in gara dà il duecento per cento».

Marcello, ti ricordi ancora il salto che tu feci a Verona?

«Ricordo tutto, ogni minuto, secondo; e poi la sequenza dei salti: 2,15m alla seconda prova, 2,21 alla prima, 2,27 alla seconda, 2,30 alla prima e infine 2,33 al terzo tentativo. Un salto inatteso, quell’anno avevo provato 2,30 metre almeno sette-otto volte e in più occasioni ci ero andato vicino ma nulla di più, così mai avrei immaginavo di potere realizzare una tale misura. Come facevo a saltare così in alto? Affinai una tecnica particolare che mi permise di sopperire all’altezza entrando sotto allo stacco molto più veloce degli altri».

Già perché Benvenuti che oggi fa il carabiniere, rimane tra i migliori specialisti del mondo, con un differenziale di cinquantacinque centimetri, fra la sua statura e la misura realizzata (è alto “solamente” 178 cm). Pensate che cosa significhi saltare una tale misura avendo un’altezza “normale”, anzi piccolina per questa specialità. Sono andata al Campo scuola di Ferrara e gli ho chiesto di porre l’asticella a 2,33 metri e fa paura,  ti chiedi come sia possibile saltare così in alto.

Per questo motivo dice: «Credo che Tamberi possa andare ancora più in alto, 2,35-2,36, ha una bella altezza e tanta grinta, ce la può fare».

Ora che il tuo record è stato battuto cosa farai? « Seguiterò ad allenarmi di corsa, 5-6 km, un giorno sì e un giorno no, facendo un po’ di potenziamento al Campo Scuola, e continuerò a guardare in sù e a sognare i salti perché la voglia di saltare non mi è mai passata, ho dovuto smettere per via dei dolori alla schiena e ai tendini, diversamente avrei continuato».

Grande Marcello! Ci vediamo sulle Mura o al Campo!