«Quanto manca all’arrivo?». Tre chilometri rispondo. «Ci sono ancora tanti gradini?» Non molti, del resto che cosa potevo dire?!?
È Sally Macrae a farmi le domande giunta in cima al monte da cui si ammira Vernazza (una delle cinque perle liguri) in tutto il suo splendore.
L’ultra trail-runner abituata alle gare estreme della sua California, non è avvezza ai gradini presenti lungo il tracciato dello SchiaccheTrail (oltre 10 mila!).
Ho seguito la gara spostandomi di “perla” in “perla”, facendo la spola tra Manarola, Volastra e Vernazza, insieme a Tommaso, marito e fotografo per l’occasione. Abbiamo camminato, applaudito, incoraggiato, ammirato la stupenda bellezza di questi luoghi abbarbicati sulla roccia che si fanno notare dall’alto dei terrazzamenti e invitano chi corre a fare una sosta per un click con lo smartphone. Il motivo? Per portarsi a casa un ricordo tangibile che possa spiegare a chi non c’è che cosa significhi correre lo SciaccheTrail.
È il caso Cinzia Bertasa che, dall’alto di Vernazza, ci sorride e si ferma per fare qualche foto.
È prima, ha un ampio vantaggio sulla seconda, e dice che vuole portare con sé un po’ della bellezza che tutto il mondo ci invidia.
I runners iniziano a sfilare… Forza, dico, manca poco. C’è chi mi risponde con un sorriso e chi invece fa presente che il “poco” ormai è “tanto” avendo già corso oltre 40 km e tanti gradini, tutti irregolari.
Ma è il bello di questo trail: duro, aspro e poetico allo stesso tempo, che si sviluppa lungo i sentieri antichi delle Cinque Terre, con frequenti cambi di scenario tra borghi, santuari, boschi di macchia mediterranea, vigneti terrazzati e saliscendi mozzafiato dal mare alla montagna.
Così dopo avere incoraggiato una cinquantina di partecipanti (336 gli iscritti) ho deciso di correre e camminare gli ultimi quattro km del tracciato. Via il windstopper, si corre in maglietta e leggings. Tanto ormai siamo arrivati… Sì ma non sapevo che il percorso prevedesse ancora tanti gradoni, alcuni dei quali bagnati da piccoli rivoli d’acqua e quindi piuttosto scivolosi, ma che scenario… Da una parte il verde smeraldo della vegetazione, il giallo dei fiori e dei limoni, e dall’altra parte il mare vaporoso che sfuma e si confonde con il cielo. Eccomi, ci sono, il colorato paese di Monterosso ci aspetta! E ora ci sta un bicchierino di Sciacchetrà offerto dalla cantina Sassarini!
Podio maschile:
- Fulvio Dapit, 4:47:54
- Simone Corsini, 4:50:06
- Giovanni Paris, 4:55:44
Podio femminile:
- Cinzia Bertasa, 5:44:22
- Sally Mcrae, 6:01:38
- Giulia Botti, 6:08:34
Fotografie di Tommaso Gallini