«Nelle città senza Mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna»
Ha ragione Banana Yoshimoto, ci si rivolge proprio al luminoso satellite. E se sarà alto e brillante (come sabato scorso, giorno della corsa) saprà guidarci lungo le strade della città.
Ho partecipato alla Prague Grand Prix 10 km qualche giorno fa, una gara in notturna con start alle 7.30, al tramonto.
Un percorso velocissimo (se volete migliorare il vostro personal best sceglietela!), con una manciata di curve e lunghi rettilinei, quasi totalmente piatto, che si snoda lungo la Moldova transitando attraverso il distretto numero 1 e 7.
Una gara dove è possibile migliorarsi, “fare il tempo”, non a caso la vincitrice, la keniana Violah Chepchumba, ha sfiorato di 3 secondi il record del mondo di Paula Radcliffe, chiudendo in 30:24. In campo maschile invece ha vinto, inaspettatamente, il ventitreenne keniano Abraham Kipyatich, 27:40 il suo tempo.
Ma se preferite potrete vivere la gara in tutta tranquillità ( i partecipanti sono circa 10 mila), come ho fatto io, così da non perdervi un solo scorcio di Praga, a quell’ora davvero speciale (al polso avevo il Garmin Forerunner 235 che mi mostrava il passo da bradipo).
Ecco che cosa ha detto Carlo Capalbo, presidente di Run Czech (racchiude sette gare tra cui la 10K in notturna), a proposito della manifestazione: «Sono 21 anni che si corre questa competizione in notturna; partita solo come corsa per gli élite runners, cinque anni fa abbiamo deciso di renderla fruibile a tutti. Non potevamo fare diversamente perché a Praga e nella Repubblica Ceca in generale, è scoppiato un vero e proprio fenomeno e tutti vogliono correre per divertirsi e stare in salute».
Sono stata a tre volte a Praga e sempre in occasione di eventi sportivi o meglio di gare di corsa. La prima volta risale a quattordici anni fa. Si correva la mezza maratona e partiva dallo stupendo Ponte Carlo. Ricordo che era presente la moglie di Emil Zatopek, il campione cecoslovacco vincitore di tre ori e un argento olimpico. E ricordo anche che all’arrivo distribuivano la birra! Avete capito bene, birraaaaaaa! Per la gioia di tutti i partecipanti. Fu un’esperienza bellissima e leggera per le mie gambe.
La seconda volta? Lo scorso maggio, in occasione della maratona di cui ho saggiato i primi 15 km, con la partenza in pieno centro storico, nella Piazza della Città Vecchia, con le chiese barocche e gotiche e l’Orologio Astronomico sulla torre del Municipio, sotto al quale folle di turisti sostano in attesa di vedere la processione degli Apostoli che ogni ora esce dai quadranti blu e oro.
E l’ultima volta risale a sabato scorso…
Spero di ritornare ancora in questa magica città (ha ben 1,3 milioni di abitanti!) e di assaporarla a suon di chilometri. Perché amo Praga, amo la mescolanza di stili e di epoche, le sue luci soffuse, i suoi colori, e l’atmosfera d’altri tempi che ha ispirato tanti scrittori, tra cui Franz Kafka, uno dei miei preferiti.
E allora “Na shledanou!” Arrivederci!