Una scarpa “recovery”, per il recupero, da usare dopo gare o allenamenti intensi per correre “facile” e ridurre l’affaticamento delle gambe, mantenendole riposate, è possibile?!?
Mancava, in effetti, una scarpa che avesse il potere “riposante”, così Nike ha pensato di colmare questo vuoto creando la Joyride, una scarpa innovativa, risultato di sperimentazioni intense e reiterate, che già dal nome ti fa capire quale sia il suo scopo: renderti gioioso.
Caratteristiche
È neutra, molto ammortizzata (pensate che assorbe l’impatto col terreno fino al 70%, quindi il potere ammortizzante è stato notevolmente incrementato), assorbe bene gli urti, e il fulcro di questa scarpa è l’intersuola composta da tante microsfere (8 mila nelle scarpe da donna, 11 mila in quelle da uomo) fatte in schiuma TPE, un materiale termoplastico ed elastomero, che quando impatta si deforma perché assorbe l’urto, ma immediatamente dopo ritorna alla sua forma originale (prima di arrivare al TPE sono stati testati 150 materiali diversi).
Con la tecnologia a diretto contatto con noi, visto che manca la soletta che va a isolare i nostri piedi (sotto le piante si sentono le sfere), e di conseguenza l’ammortizzazione viene personalizzata dato che i punti di pressione cambiano da persona a persona.
Su 8000 microsfere totali nella scarpa, il 50% circa di esse copre l’impatto del tallone, mentre il 5% offre ammortizzazione alla punta del piede.
A chi è consigliata
Progettata per tutti i runner, l’ammortizzazione morbida e la transizione fluida facilitano l’impatto, cosa estremamente importante, sia per un maratoneta esperto che sta effettuando una corsa di allenamento, sia per un neofita in cerca della propria corretta andatura.
Quando usarla
Dopo training intensi o gare impegnative, o semplicemente quando si vuole fare un allenamento “rilassato” senza assilli di tempo e prestazione.
Quando sarà disponibile sul mercato italiano
E’ stata preesntata a Milano qualche giorno fa ed è già disponibile per i membri Nike, mentre sarà sul mercato a livello livello mondiale dal prossimo 15 agosto.
Costo
La Nike Joyride costa Euro 181,00.
La mie riflessioni
No, non mi aspettavo una scarpa con queste caratteristiche e sì ne sono rimasta molto colpita e affascinata da tanta tecnologia messa al servizio di una scarpa da running.
In vita mia di scarpe per correre ne ho testate e provate davvero tante: quella per l’allenamento, per le gare, per fare più km, quella più leggera, più pesante, quella per lo sterrato, e così via… Mai avrei immaginato di mettermi ai piedi qualcosa che promette di farmi riposare le gambe, per le corse “facili”.
Ora non mi resta che correrci (per il momento l’ho provata per un paio il giorno il giorno della presentazione nel parco di piazza Gae Aulenti), in modo da fare tutte le verifiche del caso e raccontarvi com’è andata e verificare se le aspettative sono mantenute.
Se volete vedere altre immagini di questa innovativa scarpa potete seguirmi sul mio Instagram 🙂
Foto di Andrea Schilirò