Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere – J. Rohn
Attraversi il mare, o quasi, e ti ritrovi all’improvviso all’Argentario Golf Resort & Spa. Nel bel mezzo del Monte Argentario (Grosseto), un promontorio che si propende nel Mar Tirreno, che guarda all’isola del Giglio e all’isola di Giannutri.
Un territorio fortunato perché possiede le colline punteggiate di ulivi e viti, il mare con le sue calette e l’acqua cristallina, antichi borghi, e una rigogliosa pineta che d’estate offre un po’ di frescura e permette, a chi ha una fissa per la corsa come me, di allenarsi senza problemi.
Ed è in questo scenario da fiaba che sorge l’Argentario Golf Resort; inserito nell’elenco dei Design hotel, è un capolavoro dell’arte contemporanea, fatto di linee minimal, arredi e pezzi unici, racchiusi nella purezza del bianco e delle grandi vetrate che permettono agli ospiti di dialogare con la natura e le stelle.
CAMPI DA GOLF E 2 PERCORSI JOGGING
Il corpo centrale s’immerge nel campo da golf da 18 buche (accreditato BioAgriCert, per il basso impatto ambientale), e può contare su uno spazio verde immenso, in cui si snodano anche due percorsi da jogging: uno da 3 km e uno da 1,5 km. Fantastico per me che amo svegliarmi al mattino presto, macinare qualche chilometro di corsa, tornare svelta in camera per una doccia, fare colazione (e quella del resort è molto varia e con prodotti freschi del territorio) e partire in quarta per provare tutte le attività disponibili.
E infatti poi si va in palestra, attrezzata con macchinari Technogym, tra l’altro proprio quelli che solitamente uso nella mia Ferrara con il tapis roulant e l’ellittica, quindi costume da bagno e via nella piscina interna riscaldata, cascate cervicali, il percorso Kneipp e l’idromassaggio. Ma non è finita… Perché ho fatto anche un massaggio. Il nome? “Harmony“: rilassante, da 50 minuti, con l’olio di avocado e la crema idratante al Tiarè (una pianta tipica di Tahiti dai fiori profumati, l’ho chiesto perché non lo sapevo). È iniziato dalla pianta dei piedi ed è terminato sul collo; una coccola che ripeterei all’infinito, perfetto per i miei muscoli, spesso legnosi perché costantemente sollecitati dalla corsa.
L’ESPACE WELLNESS CENTER
La spa è grande 2.700 metri quadrati e include anche una biosauna con cromoterapia per le donne (si tratta di una sauna con una temperatura leggermente più bassa), una sauna finlandese per gli uomini, un bagno turco, e appunto un’ampia piscina interna riscaldata con vista panoramica, sei cabine massaggio e doccia solare UVA.
E dopo la doverosa digressione su questo spazio “benessere” è giunto il momento di parlarvi delle bellezze che si trovano nei pressi dell’hotel.
COSA VISITARE NEI DINTORNI DEL RESORT
La posizione dell’Argentario Golf Resort è strategica perché è a tre chilometri dalla Riserva Naturale Duna Feniglia, una duna lunga sei chilometri che separa il mare aperto dalla laguna di levante di Orbetello, dove è possibile correre nella frescura della pineta.
A 6 km c’è Porto Ercole, inserito tra i borghi più belli d’Italia, con i suoi forti cinquecenteschi e le torri, che naturalmente ho visitato e dove pare si sia spento Caravaggio, nel 1610, giunto sfinito da Napoli a bordo di una feluca.
IL RISTORANTE DAMA DAMA
Ma è tempo di rientrare in hotel dove ci aspetta una cena nel ristorante Dama Dama. Quinoa con verdurine, vermicelli di farina di farro bio con gamberi di paranza e zucchine, e farro alla lucchese con calamari scottati per Tommy. Menù nel segno del sapore e della leggerezza, anche se forse avrei aggiunto un piatto vegetariano.
E poi un po’ di relax sulla terrazza dove si respira la quiete e la pace del luogo, immersi nel blu della notte, rischiarata solo dalla luce azzurrognola delle due piscine ovali, e dall’oro delle stelle.
Okay, lasciatemi qui!
E PUOI CORRERE SU FINO AL CONVENTO
Ho ancora tanto da fare e da vedere, vorrei andare di corsa fino al Convento dei Frati Passionisti, percorrendo la strada che parte dal resort e si immerge nel bosco fino a quota seicento metri, da cui si può godere di un panorama incredibile sull’arcipelago toscano. Ma non c’è tempo ahimé, dobbiamo rientrare a casa. Tommy tira un sospiro di sollievo, già si vedeva grondante di sudore con la macchina fotografica al collo e la sottoscritta a chiedergli una foto dietro l’altra (lo so, sorry, sono pesante talvolta), però… Ci sono i campi da tennis e lui da buon tennista non disdegnerebbe di provarli, quindi?!? Dobbiamo assolutamente tornare in questo luogo dove la quiete e la poesia sono di casa, e dove il corpo e l’anima finalmente possono ritrovare se stessi.
Fotografie di Tommaso Gallini
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