Ho corso il Rubicone Trail e mi sono divertita un sacco!!!
Ho preso parte a tantissimi trail sugli Appennini, ma questo per la tipicità e bellezza del suo territorio e organizzazione è uno di quelli che ho amato maggiormente.
Sogliano al Rubicone è un paese di tremila anime in provincia di Forlì-Cesena, adagiato tra le colline della Romagna, famoso per il formaggio di fossa. Ho deciso iscrivermi grazie a mio marito Tommaso, che conosce bene il paese e questo fantastico prodotto DOP.
Chi non lo conoscesse è un formaggio che viene stagionato all’interno di antiche fosse di arenaria per tre mesi (che vengono aperte generalmente in novembre), acquisendo in tal modo un’aroma e un gusto molto particolari che ne fanno un prodotto d’eccellenza.
Così prima di gareggiare abbiamo visitato le Fosse Brandinelli, azienda produttrice del Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, e di altri tipi molto particolari come il Caffiero, di cui ho fatto incetta.
Ma è tempo di gareggiare. Start alle ore 17 dal centro storico del paese.
Ho optato per il trail corto di 12 km per 600 metri di dislivello positivo e sono contenta perché sabato faceva molto caldo e c’era parecchia umidità e non credo sarei riuscita a portare a terminare quello di 24 km.
Discesa e poi si sale tra le colline arate, scorgendo qualche trattore intento a lavorare la terra, e grossi cespugli di more selvatiche.
Con me ci sono Bruno che ho conosciuto al trail di Verghereto la settimana prima e il cane Merino che ha all’attivo ben 160 gare!
Si sale, si sale, e faccio una fatica boia… Ma ormai come disse Giulio Cesare quando decise di attraversare il Rubicone (il fiume di 80 km che scorre in queste terre), ribellandosi al senato romano: “Il dado è tratto”, e sì, ormai sono in gara e si corre!
Per fortuna c’è il primo ristoro ed è davvero ricco: frutta, dolci, integratori e coca-cola che bevo solo durante i trail perché non è la bibita più salutare che ci sia, ma in gara mi dà zuccheri pronti all’uso e un po’ di caffeina che mi fanno stare immediatamente meglio.
Saliamo ancora ed ecco che mi ritrovo sulla cresta, scorgendo i calanchi, ovvero i profondi solchi sul terreno lungo il fianco del monte su cui corriamo. Lo spettacolo è una meraviglia ed è unico.
E dopo la salita c’è la discesa, per me non molto agevole perché il terreno è arido, terroso e scivoloso, e infatti rischio di cadere più di una volta. Tiro il freno a mano e vado tranquilla, talmente tranquilla che insieme a Bruno e ad altri runners faccio una sosta per mangiare un po’ di more.
Ecco il secondo ristoro e in un batter baleno arrivo in paese e taglio il traguardo.
Cerco Tommy, mio marito, che non ha voluto correre e mi aspetta al traguardo con una birra in mano. Ma la birra si beve dopo la fatica! Ahahaha!
Con cosa ho corso? Con le Air Zoom Pegasus 36 Trail e i Booster Elite BV Sport.
Questo il mio weekend di corsa, e il tuo com’è stato? Se ti va fammi sapere.
Le foto che vedete le ho fatte io con la GoPro e Tommaso Gallini con la Reflex 😉