I segreti per saltare la corda

salto della corda - www.runningpost.it

È nato un amore… Per la corda da saltare!

Dopo giorni di inciampi, tentativi, e fatica esagerata, finalmente ci sono, o quasi!

Perché saltare la corda è un’arte, che si acquisisce a piccoli passi, come se si iniziasse a correre.

Me lo ha spiegato bene Alessandro Duran, nel ’96 campione del mondo wbu pesi welter.

 

CARATTERISTICHE DELLA CORDA

Partiamo dalla corda: più pesante è e meglio, perché risulta maggiormente veloce. Si può creare anche con un filo per stendere i panni (quello con il filo d’acciaio dentro), che si va a inserire  a dei manici e si fissa con del nastro adesivo.

LUNGHEZZA

Quanto lunga deve essere? I manici devono arrivare sul fianco, altezza petto; se troppo lunga e non è regolabile si possono fare dei nodi alle due estremità, come ho fatto io. Per misurarla si mette la corda sotto ai piedi, al centro e si tira verso il viso.

COME SI SALTA?

All’inizio si salta a piedi uniti, sulle punte dei piedi. I balzelli devono essere piccoli per non affaticarsi in modo esagerato.

E dato che nel pugilato le riprese sono di 3 minuti, il consiglio è di saltare 3 minuti, e fare 1 minuto di pausa, poi ripetere.

Quante volte? Quante vogliamo, dipende dal fiato e dalla dimestichezza che si ha con la corda.

Quando diventiamo più bravi proviamo a fare 2-3 salti solo con il piede sinistro, poi 2-3 con il destro, finché arriveremo a farlo alternando i due piedi.

 

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UN BUON ALLENAMENTO AEROBICO PARI ALLA CORSA?

Se vogliamo fare un allenamento aerobico dovremo saltare per 20-30 minuti, naturalmente non all’inizio, è un tempo decisamente lungo, anche per chi corre da sempre. Perché occorre allenarsi, proprio come per la corsa. E aumentare i minuti, mano a mano che si acquisisce fiducia nella corda, così come maggiore fiato.

Pensate che Duran all’inizio ci ha messo ben tre ore per imparare a saltare la corda! Quindi non dobbiamo scoraggiarci ma provare, provare ancora, e ancora, finché all’improvviso ci accorgeremo che non è poi così difficile, e come per magia riusciremo a saltare per diversi minuti di seguito, senza mai fermarci o inciampare (a me è successo così).

Foto di Tommaso Gallini

 

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