#SundayMorning – 1

Sunday morning… Recita una delle canzoni che amo di più dei Velvet Underground. E Sunday morning è il nome della rubrica che ogni lunedì (se farò cose interessanti, che possano darvi qualche spunto!) racconterà com’è ho passato il giorno di “festa”, tra allenamenti, gare, eventi, curiosità…

Mmm, a proposito ieri c’era la maratona di Firenze, chi l’ha corsa?

Prima o poi mi piacerebbe correrla ma per il momento devo accontentarmi di competizioni più corte. In effetti ero tentata da una 21 ferrarese, il Memorial Cardinelli, ma la mia scarsa forma fisica mi ha fatto rinunciare.

Che fare?!? Niente Mura, dai cambiamo… Dove andare? In campagna, a Voghiera (un paese a una decina di chilometri da Ferrara), dove c’è una pista ciclabile e tante stradine tra campi arati.

7-8 km, lenti, con qualche variazione di ritmo, giusto per dare una scossa alle mie gambe che troppo spesso dormono. Il ginocchio destro però tirava, la caduta sui sanpietrini a Verona di due settimane fa mi ha lasciato un bel crostone, che non vuole andare più via. Brrr, c’era il sole ma che freddo. Come vestirsi?  Leggings e maglia UnderArmour ColdGear e scarpe Speedform Gemini.

Ma prima di partire per la mia corsa e sudare ho fatto una sosta alla delizia di Belriguardo, sempre a Voghiera (strada Provinciale 274, Ferrara).

Vittorio Sgarbi! Ti ho dato retta, hai visto?!? Su Facebook ci hai urlato di andare a visitare un museo al posto di finire in un centro commerciale. Detto fatto! Ieri non sono stata una capra 🙂 Però tu vai a correre qualche volta!

Torniamo alla delizia di Belriguardo. In realtà, mi ha corretto la guida, non si tratta di una delizia ma di una vera e propria residenza dove gli Estensi (i signori di Ferrara fino al 1598) vi trascorrevano sei mesi all’anno governando da lì il ducato.

Costruita a partire dal 1435 da Nicolò III d’Este, era disposta attorno a due corti. Di fronte alla maestosa torre d’ingresso, superato il primo grande cortile, c’era la cosiddetta alta corte, residenza del principe, interamente realizzata su due piani con logge e portici ovunque, i muri erano intonacati e dipinti con le armi estensi e sul retro si aprivano sterminati giardini (pari a 200 campi da calcio!!!!) scanditi da perfetti ritmi geometrici con corsi d’acqua, fontane, ponticelli, piante esotiche e labirinti di siepi.

Oggi purtroppo non c’è più traccia del sontuoso parco, a meno che non sorvoliate con l’elicottero quell’area… Qualche anno fa, dopo una lunga siccità estiva, da una serie di foto aeree infatti emersero i contorni degli antichi giardini: le immagini evidenziano disegni (solchi), disposti in rigide geometrie che attraversano le campagne sul retro di Belriguardo, esattamente dove un’antica pianta del 1598 indicava la presenza dei canali geometrici che solcavano la grande area verde dei giardini, confermando così tutti i dati forniti sino allora solo da descrizioni letterarie e antiche mappe.

Degli ambienti interni che cosa è rimasto?

La Sala delle Vigne, Castello di Belriguardo - Foto T. Gallini

La Sala delle Vigne, Castello di Belriguardo – Foto T. Gallini

Dei magnifici saloni affrescati è rimasta solo la Sala della Vigne, nella quale dipinsero Dosso Dossi, Benvenuto Tisi da Garofalo, Tommaso e Girolamo da Carpi e molti altri artisti. Perché nel corso dei secoli la residenza fu venduta e trasformata in una fattoria, con gli ambienti affrescati che divennero stalle e granai.

Aiutooooooo?!? Mi chiedo ma com’è possibile? La reggia di Versallies di Ferrara trasformata in una stalla.

Purtroppo è quanto accaduto, ma questo luogo vale comunque una visita. E, se sarete fortunati, potreste trovarlo animato da dame intente a ballare, duchi, sbandieratori e soldati… Che rievocano gli sfarzi dell’epoca.

Questa la mia domenica e la vostra?

Foto di  Tommaso Gallini