Che hiking con The North Face!

«Che cos’è la neve? Un po’ di freddo, molta infanzia.
La presenza pura».

– Christian Bobin –

 

Non sapevo cosa aspettarmi dall’hiking organizzato dalla The North Face in occasione della Lavaredo Ultra Trail. Non avevo indagato e indicazioni particolari non ce n’erano. Sapevo però che al mio fianco avrei avuto una persona speciale: papà Fabio. Più sportivo di me, più fissato di me, più rompi di me riguardo tempi e gare. Sono rare le occasioni in cui riusciamo a fare un po’ di sport insieme, il lavoro (il mio e il suo) ci porta spesso distanti molti chilometri.

Così questa due giorni di Cortina è stato un vero regalo. Siamo partiti dalla calda pianura e, magicamente, dopo oltre tre ore di guida (ero io il pilota!), ci siamo ritrovati avvolti dalle montagne e che montagne! E? Da una fila infinita di Ferrari di tutti i colori e forme (moderne e storiche).

Ah ah ah, dimenticavo che siamo arrivati a Cortina 🙂

Quanto abbiamo riso quando con l’auto mi sono intrufolata nel rally costringendo le magnifiche auto a fare un po’ di slalom.

 

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Per fortuna, dopo un po’ di tentennamenti (con mio papà che mi informava su come dovevo affrontare ogni curva) siamo arrivati alla destinazione finale: Pocol, o meglio all’Hotel Villa Argentina, un albergo storico, che nasce come locanda agli inizi del Novecento, guidato dall’amico Giovanni, runner e trailer, ideatore di una gara speciale: la Delicious Trail Dolomiti (prima edizione il prossimo 24 settembre). E a proposito di delicious, mi accorgo di essere insieme a lui e altri due amici, nel poster della gara che dà il benvenuto ai trail runners. Però!!!

L’indomani ci spostiamo nel centro di Cortina dove, all’interno del negozio di The North Face, ci forniscono l’attrezzatura per affrontare l’escursione.

Ai piedi avevo le Ultra Endurance (al polso il Garmin Forerunner 235), ideali per affrontare lunghe corse attraverso sentieri accidentati, dotate della suola Vibram Megagrip che promette di mantenerci belli stabili. In effetti sono salita sulla pedana verticale bagnata e mi è sembrato di avere delle ventose. Pronti! E “ventosati” partiamo!

 

Ecco le scarpe che ho usato: Ultra Endurance by The North Face con suola Megagrip by Vibram

 

 

Si va in bus. Ma come ? Dove stiamo andando? Nessuno lo sa. Con noi c’è la super alpinista Tamara Lunger (nel 2014 raggiunge la vetta del K2, la seconda donna italiana nella storia dell’alpinismo), appena tornata dagli Stati Uniti dove è rimasta una quarantina di giorni per prendere il brevetto di pilota di elicotteri, ma ci sono anche tante persone “normali” e runner di pianura come me.

Papà Fabio pensa che l’hiking sia una passeggiata e mi informa che andrà a correre. Dovete sapere che è un po’ frenetico e non sopporta la “staticità” o le attività blande, per lui non ci sono momenti di quiete, tutto è all’insegna del movimento. Inevitabile che lo sport avesse un’influenza forte su di me e Silvia (sister).

«Papà vediamo, dai. No, non ti tengo lo zaino, vengo a correre con te nel caso». Intanto lo informo delle mie intenzioni.

 

Eccomi con Tamara Lunger... Ma quanto sei alta?!?

Eccomi con Tamara Lunger… Ma quanto sei alta?!?

 

Ma quale passeggiata, dopo avere passato il lago di Misurina arriviamo e da lontano scorgiamo le Tre Cime di Lavaredo. Scendiamo dal pullman e via! A piedi! Dopo un paio d’ore di cammino incontriamo una distesa bianca. Sono miope, non ho messo le lenti a contatto e con me non ho  gli occhiali; vedo un manto candido, spesso, e chiedo che cosa sia. Mi guardano quasi fossi matta. Attilio, un ultra-runner di Roma, esclama: «Ma come? è neve!». Non ci credo! Fa caldissimo, sono in canotta e pantaloncini, il sudore mi sta bagnando la schiena. Devo toccarla, correrci, buttarmici sopra. Brrrr. Che strano, caldo e freddo insieme, un contrasto che mi piace un sacco. Mio papà è già nel punto più alto perché ha lasciato me e il gruppo per farsi una corsetta ed eccolo, lo vedo… Fermo, estasiato, scruta e sorride incantato davanti alle Tre Cime di Lavaredo.

 

Eccomi in azione ai piedi delle Tre cime di Lavaredo

 

 

Poesia, magia, purezza come dice Manuela, una ragazza viaggiatrice di Bari che non corre, ma si butta in tutte le cose che fa. E con tanta semplicità mentre camminiamo mi confida: «Che fortunata sei Irene ad avere il papà con te e così dinamico, con la tua stessa passione, piacerebbe anche a me». Mi rendo conto che è proprio così, sono fortunata e sarà per la felicità di avere al mio fianco una persona speciale che il cielo mi è sembrato più blu, le montagne più alte, e la neve una morbida trapunta bianca.

Grazie The North Face per la meravigliosa esperienza!

 

Papà Tre Cime di Lavaredo - Foto Irene Righetti per Running Post

Ecco Papà Fabio, sul manto di neve delle Tre Cime di Lavaredo

 

Ora chi ferma ci ferma più?!? «Irene, il prossimo trail?» Okay, studio il calendario 🙂

 

Fotografie di Fabio Righetti