Caldo? Corri meno ma più veloce

Caldo? Corri meno ma più veloce.

Quando il termometro è bollente, come in questo periodo, diventa sempre più difficile correre, almeno per me. Ci sono dei giorni che sono spossata e il pensiero di macinare dei chilometri mi spaventa.

Così ho messo a punto una tecnica, chiamiamola così… Ho diminuito il numero delle uscite settimanali inserendo una sessione di nuoto, e sperimentato un nuovo tipo di allenamento che sembra avermi ridato energia, e non sto scherzando. L’idea me l’ha data mio marito, Tom, che da anni, quando arriva l’estate, abbandona il chilometraggio lungo e fa delle uscite brevi ma intese.

In pratica al posto di correre 10-14 km al solito ritmo, ne corre 5-6 km inframmezzando il tutto con dei lavori di velocità, oppure delle variazioni in salita.

Ci provo, ovunque mi trovi (città o mare), ed ecco com’è andata…

All’inizio è dura, ma veramente dura perché le gambe sembrano piombo fuso, poi piano piano qualcosa cambia ed è quando inizi a spingere di più. Incredibile ma vero, le gambe quando vanno più veloci sembrano ringraziarti, diventano più reattive e ritrovano tutta l’energia.

E così va sempre meglio e quando, dopo mezz’ora-quaranta minuti termino l’allenamento, mi sento leggera ed energica.

Questo tipo di training lo faccio due volte alla settimana, poi il fine settimana allungo partecipando a qualche gara in notturna o trail in natura che, oltre a permettermi di fare più chilometri, mi allena tutti i muscoli grazie alla varietà del percorso fatto di salite e discese.

Questo il mio allenamento:

15 minuti di riscaldamento e poi variazioni, 5-6 da un minuto e mezzo (andando a una velocità maggiore), con recupero di un paio di minuti, e quindi defaticamento finale.

Oppure

15 minuti di riscaldamento e 6 variazioni in salita (circa 200 metri), con un recupero di 2 minuti e quindi defaticamento finale di 5 minuti.

Vi assicuro che le gambe pesanti piano piano lasceranno il posto a una sensazione di benessere generale (almeno per me è così).

Durante l’allenamento, breve ma intenso, mi fermo una volta a bere dei piccoli sorsi d’acqua. Perché è importante reidratarsi quando le temperature sono così elevate; il sudore evaporando ci fa perdere una grande quantità di sali minerali e liquidi che dobbiamo reintegrare. Se lungo il percorso non sono presenti delle fontanelle, portatevi una borraccia morbida che potrete tenere in mano e una volta terminato il contenuto potrete riporre nel taschino dei pantaloncini o della canotta.

 

Foto di Fabio Righetti

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