Eccomi a Miami Beach, l’isola che corre parallela alla costa della città di Miami, collegata alla terraferma da ponti e strade, resa celebre dalle serie televisive e dalla gente che la abita.
Ed è qui, rinfrescati dalla brezza dell’Oceano, che è possibile correre per chilometri e chilometri, fino a perdersi nell’azzurro del cielo e del mare, godendo di uno spazio attrezzato a misura di sportivo.
Si può scegliere l’accecante spiaggia contornata dai grattacieli, oppure il lungomare asfaltato che corre lungo la famosa Ocean Drive, ombreggiato da alte palme, e intervallato da ponticelli di legno e fontanelle ogni cento metri.
Luoghi che insieme a papà Fabio, in viaggio con me, non voglio certo farmi scappare; così, dopo nove ore di volo e mezz’ora di bus, giunti nel nostro albergo in stile Anni Trenta (ce lo ricorda una scintillante Buick del medesimo periodo parcheggiata all’ingresso), ci cambiamo e andiamo a fare una rigenerante sgambata lungo la passerella infinita riservata ai pedoni e ai ciclisti.
Lo scenario è strepitoso: da un lato si scorge l’acqua tumultuosa dell’Atlantico e le colorate vedette dei lifeguards, e dall’altro i bassi edifici in stile art decò che contrastano con i grattacieli argentei che sovente rompono la linea dell’orizzonte.
I runners si contano a non finire, così come i pattinatori in roller, i guidatori di segways (il monopattino elettrico), i ciclisti, i gruppi di ragazzi che fanno flessioni e balzelli a petto nudo, le mamme e i papà di corsa con il passeggino o il proprio cane, e anche qualche iguana al guinzaglio.
Uno spettacolo colorato e divertente, cosicché i quaranta minuti di corsa scorrono via veloci.
Doccia, spuntino a base di frutta fresca, muffin e caffè americano, e quindi partenza per il tour.
Iniziamo dall’Art Historic District, un concentrato di palazzi, hotels e appartamenti – se ne contano circa milleduecento – del secondo e terzo decennio del Ventesimo secolo, che si affacciano lungo le strade di Ocean Drive, Collins Avenue, Lincoln Road e Espanola Way. Poi via in taxi verso Little Havana, quartiere di Miami città, dove vive la maggiore comunità di americani di origine cubana degli Stati Uniti.
Dopo un po’ di smarrimento da parte dell’autista, incerto sul luogo dove lasciarci, giungiamo a metà di Calle Ocho (ottava strada), la via principale della piccola Cuba, ma più che altro uno stradone uniforme e monotono come se ne vedono tanti in America. I negozi – pochi – sono polverosi e un po’ retrò, la maggior parte vendono sigari e souvenir, mentre altri suonano musica dal vivo facendola riecheggiare in strada grazie a ingombranti casse acustiche.
Pochi passi e tutto si ravviva, gruppetti di persone a testa bassa giocano a domino, a scacchi e a carte. Si tratta del Maximo Gòmez Park, nel quale ogni giorno si riuniscono gli anziani del luogo per sfidarsi nei diversi giochi di società, e dove un cartello sui generis informa che per giocare occorre avere almeno 55 anni. Tra le altre regole: è vietato parlare ad alta voce, bere bevande alcoliche, rimanere senza camicia o in canottiera, gridare e sputare al suolo. Pena? La sospensione dal ‘circolo’ per due settimane o più.
Queste sono solo alcuni dei luoghi che ho visto, prima di correre la mezzamaratona, in programma la terza domenica di gennaio, nel 2016 l’appuntamento è il 24 gennaio.
INFO
Miami
Miami è una città degli Stati uniti d’America con oltre quattrocentomila abitanti. Sorge sulla costa sud-orientale dello stato della Florida e si estende tra il fiume Miami, la baia Biscayne, le Everglades (una regione paludosa) e l’Oceano Atlantico. Maratona, mezza maratona e Tropical Run di 5km.
Le isole Keys
Da Miami si possono raggiungere facilmente le Keys, isole tropicali di corallo fossile, che si susseguono per centinaia di chilometri nell’estremità meridionale della Florida. Le isole principali sono collegate tra di loro e con la terraferma da una moderna autostrada a quattro corsie, i cui limiti di velocità variano dalle 35 alle 55 miglia orarie.
Maratona, mezza maratona e Tropical Run di 5 km
La prossima Miami Marathon and Half Marathon si correrà il 24 gennaio 2016. Il tempo limite per la 42K è di sei ore, mentre per la 21K è di tre ore e mezza. La 5 km si corre il sabato, 23 gennaio. La partenza per entrambe le competizioni avviene alle ore 6.15 del mattino. Il percorso è il medesimo fino a ottocento metri dal traguardo, quando la maratona si sfila per proseguire verso Miami città. Dato l’alto numero dei partecipanti (circa 25.000), i runners sono suddivisi in diverse sezioni (corrals), con partenze differenti (ma distanti pochi minuti tra loro). Dalla Start Line alla Finish Line ci sono 24 aid station; presenti inoltre in più punti del circuito i servizi igienici.
Foto Fabio Righetti
